domenica 10 febbraio 2008

MUTUI E YAHOO LE DUE AMERICHE

LE DUE ANIME DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE

di Maurizio Molinari
Tratto Da “La Stampa”
di Domenica 3 Febbraio 2008



Brian Rikuda ha poco più di vent’anni, vive in California, studia nella Silicon Valley, passa cinque ore al giorno ondine e riceve il 95% delle sue informazioni attraverso internet, dove frequenta diversi social networks come facebook. Rikuda è tanto un consumatore come un elettore: a voler conquistare il primo è Bill Gates grazie all’offerta d’acquisto di yahoo per 44,6 miliardi di dollari, mentre il secondo è conteso fra Barack Obama, Hillary Clinton, Jon Mc Cain e Mitt Romney che tentano di sedurlo parlandogli su Facebook..
Ad accomunare il tentativo di Microsoft di impossessarsi del motore di ricerca di yahoo è la sfida per la Casa Bianca 2008 è il fatto che, in entrambi i casi, l’obbiettivo è conquistare il terreno del social Networking, i siti internet dove centinaia di migliaia di persone – soprattutto giovani – si frequentano ogni giorno scambiandosi informazioni su prodotti, gusti e leader politici

L’America del social networking fa gola all’amministratore delegato di Microsoft, Steve Balmer, perché chi li frequenta muove oggi un mercato da 40 miliardi di dollari, destinato a raddoppiare nel 2010 così come corteggiata dai candidati presidenti perché, come scrive il direttore di “Time”, Richard Stengel, spiegando la copertina del nuovo numero, “La democrazia americana sta rinascendo” grazie alla massiccia affluenza alle urne di giovani elettori ventenni che formano le proprie opinioni sul web. Sebbene nel mondo dell’economia, come nella politica, nessuno abbia ancora ben chiaro come riuscire a condizionare le scelte di chi vive nei social networks le convinzione dilagante è che sia questo il territorio dove essere presenti.
Basta ricapitolare cosa avvenuto nelle ultime 96 ore: prima yahoo ha annunciato il taglio di 1000 posti di lavoro ( su 14700) ammettendo di aver fallito nel lancio del proprio social network, poi Gates ha fatto sapere di voler acquistare il motore di ricerca per unirlo a Microsoft e lanciare la sfida a Google e Facebook. Infine ieri sera dagli studi della Mtv di Times Square i candidati presidenti democratici e repubblicani hanno dato vita a un dibattido trasmesso in diretta radiotv e anche accessibile da MySpace e ChooseOrLoose con un potenziale bacino di utenza di 200 milioni di persone.
Ciò che ne emerge è un America che partecipa alla politica e consuma nell’economia nello stesso momento nel quale un’altra america appare, invece, assediata dai timori di recessione innestati dalla crisi dei mutui che sta scuotendo i mercati finanziari del mondo intero. L’America preoccupata dalle migliaia di pignoramenti, dalla Florida al New Jersey, sospetta dei prodotti derivati venduti dalle grandi banche al ceto medio, perde fiducia nel sistema finanziario e considera inevitabile una recessione che potrebbe far perdere il posto di lavoro a migliaia di capifamiglia indebitati all’inverosimile, innescando una disintegrazione sociale dalle conseguenze imprevedibili. L’america del social networking invece vive nelle Università, è composta in gran parte da single o giovani coppie che si affacciano al mondo del lavoro , ma hanno anche una forte propensione al consumo. Sono due mondi economici che si incrociano sullo stesso territorio, ma esprimono bisogni diversi: il popolo delle vittime dei mutui si sente debole e cerca protezione mentre quello dei social networks si sente invincibile e vuole costruire un futuro migliore nel quale vivere nei prossimi anni. Nulla da sorprendersi, dunque, se abbiamo paladini politici differenti. L’ex First Lady Hillary Clinton è il candidato portatore del più dettagliato piano economico per rispondere alla crisi dei mutui: nove mesi di congelamento di tutti i pignoramenti e cinque anni di blocco dei tassi d’interesse dei mutui al fine di far respirare il ceto medio evitandone il tracollo sociale. Barack Obama è invece il beniamino del popolo del social networking e per accorgersene basta affacciarsi su Facebook dove conta un popolo di oltre 331 mila amici rispetto agli 89 mila di Hillary , con i repubblicani Jhon Mc Cain e Mitt Romney assai più indietro, a quota 38 – 39 mila. Se Obama ha più amici, che ogni giorno si informano su cosa fa, propone e pensa, è perché sa essere social su internet: racconta piccoli eventi, gusti musicali, dialoghi con la moglio Micelle e impressioni sulle due figlie piccole. “La campagna elettorale di Obama è all’avanguardia nello sfruttamento dei social networks” spiega Kay Luo, direttore delle comunicazioni di linkedln, rivale di MySpace e Facebook, secondo cui “La grande partecipazione di Giovani ai suoi eventi nasce da accordi presi sul web come si faceva una volta telefonandosi per uscire in comitiva il sabato sera “.
Ed è proprio questo il mondo dove Bill Gates vuole far mettere radici a Microsoft, a prescindere dal fatto se il prossimo presidente degli Stati Uniti sarà o meno Barack Obama.

Nessun commento: